LA POESIA

Elizabeth Taylor, da internet, di perla

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view post Posted on 2/11/2012, 09:03
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La Biografia

Dame Elizabeth Rosemond Taylor nasce a Hampstead, quartiere ricco a nord-est di Londra, il 27 febbraio 1932, da una famiglia americana. Poco prima della guerra i suoi genitori decidono di tornare negli Stati Uniti per evitare le ostilità. La sua bellezza le aprirà le porte del cinema.
La Metro-Goldwyn-Mayer si interessa alla giovane attrice, che non riesce a chiudere un accordo con loro perché non era in grado di cantare - a detta del produttore John Considine. In ogni caso, nel settembre del '41 Elizabeth, a soli nove anni, firma un contratto di sei mesi con la Universal Pictures.

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scena dal film "Gran Premio"

Il primo film in cui fa un'apparizione è There's one born every minute, una commedia distribuita nei soli Stati Uniti che resta il suo unico lavoro con l'Universal. Prima della scadenza del contratto Edward Muhl, produttore dello studio, si lamenta con l'agente della Taylor, Myron Selznick - fratello di David O. Selznick - e Cheever Cowden del fatto che la giovane non sappia né cantare, né ballare, né recitare. In più, a sua detta, sua madre era insopportabile. La Universal cancella il suo contratto nel febbraio del '42. Nonostante questo, poco dopo la MGM ci ripensa e la prende per tre mesi per il film Torna a casa, Lassie! (1943) in cui interpreta Priscilla, accanto alla giovane star Roddy McDowall, con il quale resterà amica tutta la vita. Dopo il successo del film, la MGM firma con la Taylor un contratto di sette anni. Il primo lavoro l'ha 'in prestito' alla 20th Century Fox per il personaggio di Helen Burns nell'adattamento cinematografico del romanzo di Charlotte Bronte Jane Eyre (1944). Torna anche brevemente in Inghilterra per un film con McDowall. Ma è all'età di 12 anni che un film, prodotto da MGM, la lancia definitivamente tra le stelle: Gran premio, del '45, diretto da Clarence Brown ed interpretato da Mickey Rooney, Donald Crisp ed Angela Lansbury - nuova arrivata dall'Inghilterra -, vince due Oscar - Anne Revere come Miglior attrice non protagonista e Robert J. Kern per Miglior montaggio - e raggiunge un grandissimo successo. La Taylor firma un nuovo contratto a lungo termine, con una paga esorbitante. Per sfruttare la sua fama appena raggiunta, Taylor entra nel cast di Courage of Lassie (1946), ambientato nella Germania nazista.

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scena dal film Piccole donne

Anche questo è un gran successo, quindi è nuovamente 'affittata', questa volta alla Warner Bros, per Vita col padre (1947) e altri film minori, che provarono il suo talento. Nel '49 registra la sua miglior interpretazione adolescenziale nel ritratto di Amy nel classico Piccole donne, dramma di Mervyn LeRoy vincitore di due Academy Awards. Con questo ruolo abbandona la fase giovanile della sua carriera, e inizia a interpretare dei personaggi adulti.

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la sua dolcezza

In Conspirator, girato in Inghilterra, interpreta, a soli 16 anni, la parte di una ventunenne che si sposa senza saperlo con una spia comunista. La sua performance è premiata dalla critica, anche se il pubblico non sembra apprezzarla altrettanto. Bisogna aspettare il '50 perché la sua nuova sensualità sia sfruttata appieno, nella commedia romantica Il padre della sposa, diretta da Vincente Minnelli e interpretata da Spencer Tracy. Il successo porta a girare un sequel, non altrettanto valido. Nel frattempo prende parte a Un posto al sole, di George Stevens, che, iniziato nel '49, esce due anni dopo, diventando subito un grande successo, tanto da vincere sei Academy Awards - Regia, Montaggio, Sceneggiatura, Fotografia, Musica e Costumi - ed essere immediatamente considerato un classico. Nonostante i film di successo, la Taylor non è soddisfatta dei ruoli che le vengono offerti dalla MGM, che la costringe a recitare in film certamente trascurabili. Unico da notare L'ultima volta che vidi Parigi, di Richard Brooks, che è ricevuto leggermente meglio degli altri.

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scena dal film Torna a casa Lassie

Nel '56 le è assegnato un ruolo più importante ne Il gigante, dramma epico di George Stevens con Rock Hudson e James Dean, che è seguito da L'albero della vita (1957), di Edward Dmytryck con Montgomery Clift; La gatta sul tetto che scotta, di Richard Broooks con Paul Newman; e Improvvisamente l'estate scorsa (1959) di Joseph Mankiewicz con Katherine Hepburn e nuovamente Montgomery Clift, tutti ruoli per i quali ha ricevuto una nomination agli Oscar come Miglior attrice. Grazie a questi film nel '60 la Taylor diventa l'attrice più pagata di Hollywood quando firma un nuovo contratto per interpretare il film della 20th Century Fox Cleopatra, uscito nel '63, diretto da Mankiewickz con Richard Burton - col quale si sposerà nel '64, divorzierà (1974), si risposerà (1975) e ridivorzierà (1976) - nel ruolo di Marco Antonio, e l'amico Roddy McDowall come Augusto. Nello stesso anno arriva alla prima vittoria agli Academy per la sua interpretazione in Venere in visione (1960), melodramma in technicolor di Daniel Mann su di una modella e squillo che inizia una relazione pericolosa. Il secondo e ultimo Oscar lo vince invece con Chi ha paura di Virginia Woolf? (1966), diretto dall'esordiente Mike Nichols, vincitore di ben altri quattro Academy Awards.

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scena dal film Ivanhoe

Nel '67, dopo parecchi film interpretati a fianco del marito, recita insieme a Marlon Brando - che sostituisce Montgomery Clift, morto poco prima - nel drammatico Riflessi di un occhio, film sull'omosessualità diretto da John Huston, e nel '68 con Mia Farrow in Secret Ceremony, film inglese di Joseph Losey. Lentamente, a fine decennio, la sua fama comincia a erodersi, come dimostra il fallimento di The only game in town, ultimo lavoro di George Stevens. Durante gli anni '70 la Taylor continua ad apparire in numerosi film, il più importante forse Il giardino della felicità, prima produzione congiunta di Stati Uniti e Russia, penultimo lavoro dell'ormai anziano George Cukor, con Jane Fonda ed Ava Gardner - comunque un insuccesso. Nel '80 recita accanto ad Angela Lansbury e Kim Novak nel thriller Assassinio allo specchio di Guy Hamilton, altro film dallo scarso successo, che rappresenta sostanzialmente la fine della sua carriera. In quel periodo entra anche in cura per il suo problema con l'alcool. Riappare nel '88 nel film di Franco Zeffirelli Il giovane Toscanini, anche questo di scarso successo, e sei anni dopo ne I Flinstones, commedia ispirata al celebre cartone animato diretta da Brian Levant ed interpretata da John Goodman e Rick Moranis. Dopo questo film si ritira definitivamente dallo schermo.

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dal film Il padre della sposa

Nel 2004 l'attrice ha dichiarato di essere affetta da insufficienza cardiaca congenita, che gradualmente rende il suo cuore troppo debole per pompare il sangue alle estremità del corpo. Durante la sua vita ha avuto numerosi problemi di salute, che l'hanno costretta alla sedia a rotelle.
La diva si è spenta nel 2011, in un ospedale di Los Angeles nel quale era stata ricoverata da alcune settimane per gravi problemi cardiaci.

La bellezza ha un solo nome: bellezza.
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Edited by perla lunare - 21/10/2015, 07:47
 
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view post Posted on 27/9/2013, 09:12
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La sua bellezza è stata straordinaria, a quella deve la sua carriera.



Edited by perla lunare - 27/9/2013, 21:46
 
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La Taylor ebbe tre figli: Michael Howard (nato il 6 gennaio 1953) e Christopher Edward (nato il 27 febbraio 1955) dal matrimonio con Michael Wilding ed Elizabeth Frances Todd (nata il 6 agosto 1957) dal matrimonio con Mike Todd. Nel 1964 lei ed Eddie Fisher iniziarono le pratiche per l'adozione di una bambina tedesca, poi in seguito adottata da Richard Burton e chiamata Maria Burton (nata il 1º agosto 1961).

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view post Posted on 27/9/2013, 10:37
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scena dal film La bisbetica domata

 
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view post Posted on 27/9/2013, 14:40
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scena dal film Il gigante

Edited by perla lunare - 26/8/2018, 09:53
 
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view post Posted on 26/8/2018, 08:47
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Immagine dal film "Un posto al sole"
 
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view post Posted on 26/8/2018, 09:02
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Donna bellissima!!!!!!

 
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